
Lo sguardo a Est: Sfide e opportunità del processo di allargamento dell’UE
“Il processo di allargamento dell’UE deve essere credibile e rappresentare un’attrattiva per i Paesi candidati.”
“Il processo di allargamento dell’UE deve essere credibile e rappresentare un’attrattiva per i Paesi candidati.”
“La Fondazione e ECFR sono coinvolte in una partnership pluriennale, nel quadro della quale puntiamo a dare supporto a numerosi programmi, tra cui una Fellowship paneuropea volta a formare una nuova generazione di think-tankers.”
È improbabile che il chiacchierato acquisto russo di droni iraniani abbia un impatto importante nella guerra contro l’Ucraina. Non è chiaro di quanto tempo le forze russe avrebbero bisogno per utilizzare in modo efficiente questi sistemi.
La linea politica di Draghi verso la Russia a livello italiano ed europeo non riflette l’orientamento dell’opinione pubblica italiana. Per ottenere consenso popolare per le sue scelte di politica estera, il Premier dovrà agire tempestivamente.
Gli Stati della regione MENA si stanno sempre più impegnando nella progettazione e produzione dei loro droni. L’UE dovrebbe rispondere investendo a sua volta in questa tecnologia e creando un sistema condiviso di responsabilità per l’uso di tali sistemi.
Quasi tutti gli Stati membri dell’UE sono esposti alle ricadute delle sanzioni occidentali contro la Russia sul mercato energetico. Per proteggere la propria sicurezza energetica e sostenere la transizione verde, questi dovrebbero quindi formare una nuova unione energetica.
L’UE ha dato una dimostrazione di solidarietà senza precedenti nel gestire il copioso ingresso di rifugiati ucraini nel proprio territorio. Ora dovrebbe cogliere questa opportunità per rivedere la propria politica comune in materia di asilo.
La cooperazione industriale nel settore della difesa tra Italia e Germania potrebbe contribuire ad aumentare sia la credibilità geopolitica dell’UE che la sua capacità di innovazione tecnologica. Non c’è autonomia strategica senza una robusta industria della difesa.
Gli sforzi dell’UE per affrontare il cambiamento climatico dovrebbero porre maggiore enfasi sulle alleanze e i partenariati bilaterali. Ma tali sforzi saranno credibili solo se saldamente radicati nelle politiche interne.
Il rifiuto delle monarchie del Golfo di schierarsi con USA ed Europa contro la Russia non ha nulla a che vedere con la Russia. Al contrario, questa postura è legata alla scelta di assumere un approccio transazionale a tutela dei propri interessi nazionali e evitare i costi di un allineamento strategico, per navigare il nuovo ordine multipolare.