Mark Leonard citato su L’Unità
Luca Landò, Direttore de L'Unità, cita Mark Leonard, Direttore di ECFR, su Europa, elezioni e euroscetticismo
Luca Landò, Direttore de L'Unità, cita Mark Leonard, Direttore di ECFR, su Europa, elezioni e euroscetticismo
“Dimmi che Ucraina vedi e ti dirò chi sei. La crisi ucraina è una variante politica del test delle macchie di Rorschach, non solo per gli individui, ma anche per gli stati. I risultati non sono incoraggianti per l'Occidente.”
Se l’UE non riuscirà a gestire la sfida russa, verrà vista come un attore di politica estera fallito. Qualunque siano le crisi istituzionali ed economiche interne, gli stati membri devono capire che questa è una situazione critica e che serve una reazione appropriata. Non ci sono più scuse. L’Ucraina, un paese geograficamente molto vicino con una popolazione di 45 milioni di abitanti, sta lottando per sopravvivere come stato sovrano.
Vista da Mosca, l'Europa divisa non è un interlocutore strategico
In seguito all’annessione russa della Crimea, tre altre regioni dell’Ucraina orientale (Kharkvic, Donetsk e Luhansk) hanno chiesto che l’11 Maggio venga indetto un referendum per la secessione dall’Ucraina. Queste quattro regioni rivestono un’importanza strategica per lo sviluppo economico del paese. Insieme, costituiscono un terzo dell’export totale e un quarto del PIL ucraino. L’attuale situazione politica ha sollevato seri dubbi sul futuro della questione energetica in Ucraina, che dipende dalla soluzione delle controversie sul gas tra Mosca e Kiev.
L’Europa può trarre due lezioni dalla politica “pan-asiatica” di Abbott. Può imparare a bilanciare le proprie relazioni con Cina e Giappone, in un contesto di non facili rapporti fra i due paesi e prendere nota del valore dell’Australia come partner strategico nella regione del Pacifico.
“Da trent'anni cerchiamo di integrare la Russia nella comunità internazionale, e ora la stiamo isolando nuovamente” Queste parole, pronunciate da un funzionario britannico, riassumono il disappunto e lo smarrimento della diplomazia occidentale nel gestire la crisi con la Russia.
Secondo Ivan Krastev, Board Member di ECFR e Presidente del Centre for Liberal Strategies, l'influenza di Orban in Europa é seconda solo a quella della Merkel.
“La politica internazionale può apparire dominata da eventi casuali. Ma in realtà funziona sulla base di aspettative razionali. Se tali aspettative si dimostrano sbagliate, l’ordine internazionale si dissolve. Gran parte dell’Europa non aveva previsto – come da ultimo ha sottolineato Ivan Krastev, uno dei migliori politologi della nuova generazione – che la Russia avrebbe reagito alla rivoluzione di Kiev annettendosi la Crimea. A essere onesti l’Italia, nelle discussioni del 2013 sull’offerta di partnership all’Ucraina, aveva cercato di mettere in guardia i colleghi europei.”
Timothy Garton Ash, Board Member di ECFR e Professore di Studi Europei presso l'Università di Oxford analizza per La Repubblica la figura di Xi Jinping, imperatore cinese ma sopratutto “leninista”