Sustain and prosper: How Europeans can support Ukraine (riassunto)

L’UE deve impegnarsi nell’immediato per la sicurezza dell’Ucraina e nel lungo termine per il suo futuro nell’UE. Altrimenti rischia di alienare gli stessi ucraini che ha promesso di supportare.

Ukraine – October 2, 2023 EU – Ukraine Foreign Ministers meeting in Kyiv Volodymyr Zelensky, president of Ukraine
Ucraina – 2 ottobre, 2023. I ministri degli esteri UE incontrano a Kiev il Presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky.
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All’alba della brutale offensiva guidata da Hamas contro Israele, è imperativo che i policymakers non solo affrontino questa crisi, ma riconoscano anche l’urgenza della situazione che si sta dispiegando alle porte dell’Europa, in Ucraina. Sostenendo efficacemente l’Ucraina, dimostriamo la nostra capacità di affrontare sfide complesse, con la possibilità di implementare soluzioni più efficaci anche altrove.

Il sostegno occidentale all’Ucraina è stato evidente ed efficace sin dall’inizio dell’invasione russa del Paese, come evidenziato durante la riunione senza precedenti dei Ministri degli Esteri dell’UE a Kiev il 2 ottobre. La controffensiva di Kiev ha preso terreno, convincendo infine gli alleati occidentali a fornire carri armati, aerei da combattimento e addestramento. L’aiuto economico dell’UE di 76 miliardi di euro ha superato quello degli Stati Uniti, favorendo l’avvicinamento dell’Ucraina ai negoziati di adesione all’UE. Tuttavia, le crepe nel sostegno occidentale sono evidenti, con i Repubblicani statunitensi che bloccano l’invio di ulteriori aiuti.

In un nuovo Policy Brief, Marie Dumoulin, Lykke Friis, Gustav Gressel e Leo Litra dello European Council on Foreign Relations delineano misure attuabili per sostenere l’Ucraina nei prossimi mesi e anni. Il report si concentra sui settori chiave della sicurezza e dell’adesione dell’Ucraina all’UE, basandosi su interviste con alti funzionari del governo ucraino, membri del parlamento, esperti, giornalisti e rappresentanti della società civile.

Nel futuro più prossimo, la sicurezza rimarrà la priorità assoluta dell’Ucraina e avrà la precedenza su tutte le altre questioni. Ma, scrivono gli autori, l’adesione all’UE favorirà anche la ripresa del Paese e la sua futura prosperità.

Le principali raccomandazioni sull’assistenza militare sono:

  • Sviluppare capacità industriali nel settore della difesa: l’UE deve rafforzare in modo significativo la sua assistenza militare all’Ucraina per il duraturo conflitto che la attende. Per rafforzare il suo sostegno militare nell’immediato e nel medio termine, l’UE e i suoi Stati membri devono superare diverse sfide. Questa crisi rappresenta l’opportunità per l’UE di sviluppare le proprie capacità industriali nel settore della difesa e creare un approccio coerente con la difesa europea stessa.
  • Attuare un piano paneuropeo per la produzione di veicoli: l’UE dovrebbe sviluppare un piano paneuropeo di produzione di vari veicoli da combattimento corazzati (compresi carri armati, veicoli da combattimento di fanteria, trasporti corazzati, difesa aerea corazzata a corto raggio e semoventi d’artiglieria) necessari per sostenere l’Ucraina. Ordinare veicoli all’ingrosso incentiverebbe i produttori ad investire nel settore. Questi mezzi potrebbero essere forniti all’Ucraina o agli Stati membri dell’UE, a condizione che lo Stato membro accetti di fornire sistemi equivalenti a Kiev immediatamente.
  • Stanziare finanziamenti nel futuro quadro finanziario: l’UE dovrebbe incoraggiare joint ventures con le imprese ucraine e integrare le capacità militari-industriali ucraine nelle industrie europee di difesa, fornendo finanziamenti adeguati. Tale integrazione rafforzerebbe notevolmente la sovranità strategica dell’UE, soprattutto in settori sottosviluppati come quello dei droni e dello sviluppo di software. Per garantire finanziamenti sufficienti e prevedibili, tali iniziative dovrebbero essere collegate alle discussioni sul nuovo bilancio pluriennale (2028-2034).
  • Facilitare la risposta dell’industria europea di difesa: le istituzioni dell’UE dovrebbero semplificare l’accesso al credito e all’assicurazione per le industrie nel settore della difesa, incoraggiando la loro partecipazione attiva. La Commissione Europea deve condurre una revisione completa dei regolamenti finanziari, eliminando gli ostacoli per queste industrie e garantendo un rapido accesso.
  • Impegnarsi per la sicurezza a lungo termine: gli Stati membri dell’UE dovrebbero consolidare il loro sostegno alla sicurezza ucraina stabilendo accordi bilaterali duraturi nell’ambito sicuritario e contribuendo a superare la resistenza degli Stati Uniti all’adesione alla NATO. Se l’alleanza estendesse un invito all’Ucraina ad aderire dopo la guerra nel 2024, invierebbe un segnale potente all’Ucraina e, forse ancora più importante, alla Russia.

Le principali raccomandazioni sull’adesione dell’Ucraina all’UE sono:

  • Prepararsi all’allargamento: l’UE deve essere pronta all’allargamento a 36 Stati in vista dell’adesione dell’Ucraina, come nel 2004 con il “big bang enlargement”. Un piano strategico, soprannominato “Agenda 2030”, dovrebbe essere concordato tra l’UE e gli Stati membri. Per accogliere nuovi membri entro il 2034, sono indispensabili adeguamenti di bilancio nel quadro finanziario 2028-2034.
  • Sostenere la consapevolezza: l’Agenda 2030 dovrebbe essere integrata nella campagna elettorale del Parlamento europeo del 2024, presentata dalla nuova Commissione Europea e concordata durante la Presidenza polacca o danese del 2025. I leader dell’UE devono impegnarsi a sviluppare questo piano nella riunione del Consiglio Europeo di dicembre 2023. Le campagne di sensibilizzazione in Europa sono fondamentali per rafforzare il supporto da parte dell’opinione pubblica.
  • Garantire credibilità: un forte impegno e tutoraggio da parte degli Stati Membri dovrebbe concretizzare e facilitare il processo di adesione, evitando che i singoli Stati possano utilizzare agende bilaterali per ritardare o avanzare il processo. Una “partnership for enlargement”, un calendario ed un’agenda chiari possono rafforzare la credibilità dell’UE e incentivare le riforme ucraine. L’UE dovrebbe impegnarsi a fissare una data realistica a dicembre per l’adesione dell’Ucraina.
  • Promuovere un approccio basato sul merito: l’UE deve concedere all’Ucraina tutto il tempo necessario per soddisfare condizionalità ben definite, evitando un frettoloso “sconto causa guerra”. Condizionalità chiare e inequivocabili devono essere implementate con premi corrispondenti. I progressi basati sul merito sono essenziali sia per l’Ucraina che per l’UE.
  • Sostenere le riforme strutturali: l’UE dovrebbe incoraggiare l’Ucraina a perseguire riforme economiche strutturali come parte del processo di ripresa e ricostruzione. Ciò preparerà l’economia ucraina per il mercato unico dell’UE e creerà condizioni favorevoli per la conservazione della forza lavoro, gli investimenti esteri e la crescita dell’occupazione, anche nei territori attualmente occupati dalla Russia.

L’assistenza in ambito securitario e un tenace impegno per l’allargamento sono vitali. L’UE si trova di fronte a una scelta difficile: integrare un’Ucraina resiliente con un solido sostegno o rischiare discordie interne e sfide geopolitiche ai suoi confini. La mancata unità sull’Ucraina indebolisce la posizione globale dell’UE e alimenta interferenze esterne”, afferma la coautrice Marie Dumoulin, direttrice del Programma Wider Europe dell’ECFR.

Per essere pronta all’allargamento in tempo, l’UE dovrebbe concordare già a dicembre lo sviluppo di un piano strategico, l’Agenda 2030. Tale piano, che preparerebbe il terreno per le riforme istituzionali e finanziarie, invierebbe un messaggio chiaro ai paesi candidati: siamo pronti quando siete pronti”, aggiunge la co-autrice Lykke Friis, direttrice della Think Tank Europa.

ECFR non assume posizioni collettive. Le pubblicazioni di ECFR rappresentano il punto di vista degli autori.