Oltre la sopravvivenza: Un piano europeo per sostenere l’Ucraina nella lunga guerra contro la Russia

L’Europa dovrebbe manifestare il proprio sostegno di lungo periodo a Kiev delineando un piano che comprenda assistenza militare, meccanismi di sicurezza in caso di escalation da parte della Russia, sostegno economico ed energetico per l’Ucraina

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky accoglie la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen a Kiev lo scorso aprile
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Risultati principali:

  • È probabile che la guerra russa contro l’Ucraina duri diversi anni, con fasi del conflitto meno violente.
  • Per sostenere l’Ucraina in questo lungo conflitto, gli europei dovrebbero delineare un piano attorno a 4 pilastri.
  • Tale piano dovrebbe comprendere: l’assistenza militare all’Ucraina sotto forma di un “security compact” (patto di sicurezza); garanzie di sicurezza in caso di un’escalation da parte della Russia; un sostegno economico, dando accesso all’Ucraina al mercato unico europeo; infine, assistenza volta a salvaguardare l’approvvigionamento energetico ucraino.
  • Al di là del suo impatto pratico, questo piano chiarirebbe la dimensione dell’impegno europeo verso l’Ucraina, informando Kiev, Mosca e la più ampia comunità globale che l’UE sarà presente nel lungo periodo. Allo stesso tempo, un piano volto a far fronte ad una guerra di lunga durata darà chiarezza alle ansiose opinioni pubbliche nazionali.
  • Tutte insieme, queste proposte proteggeranno la sovranità e l’integrità territoriali dell’Ucraina ed aiuteranno a creare le condizioni di lungo termine per una risoluzione della guerra – se e quando emergerà un atteggiamento maggiormente costruttivo da parte del Cremlino.

Nonostante siano ormai passati più di sei mesi dall’inizio della guerra, il ritorno di un conflitto sul continente europeo continua a rappresentare uno shock. Il coraggio degli ucraini e la coesione dei loro partner hanno caratterizzato la prima fase della guerra. Purtroppo, il conflitto non sembra certo essere nelle sue fasi finali. Infatti, sebbene la violenza bellica possa occasionalmente scemare, l’assenza di un qualsiasi tipo di piano di risoluzione del conflitto fa sì che esso possa innescarsi nuovamente in qualsiasi momento. Gli ucraini, e con essi i loro sostenitori in Europa e altrove, sono ormai impegnati in una guerra di lungo corso.

Perché l’Ucraina possa sopravvivere a questa lunga guerra e continuare a crescere, l’UE e gli Stati membri dovrebbero prendere in considerazione l’elaborazione di un meccanismo di lungo periodo per sostenere Kiev. Infatti, mettendo sul tavolo un piano di azione completo per la prossima fase della guerra, gli europei possono nello stesso tempo porre solide basi per l’operatività ucraina, dissuadere la Russia da ulteriori aggressioni e forse persino indicare una via per la risoluzione del conflitto.

In un nuovo policy brief, Survive and thrive: A European plan to support Ukraine in the long-war against Russia, gli autori ECFR delineano i quattro pilastri di un piano europeo per l’Ucraina atto a sostenere il Paese durante questa lunga guerra:

  • Sicurezza militare: L’UE e i Suoi stati membri dovrebbero fornire assistenza militare di lungo periodo attraverso un nuovo accordo di sicurezza tra l’UE e l’Ucraina. Questo includerebbe sia l’invio di armi ed equipaggiamenti alle forze armate ucraine e ai servizi di sicurezza, sia l’offerta di assistenza tecnica e di training, per esempio in ambito cibernetico
  • Garanzie di sicurezza: Gli Stati membri dell’UE dovrebbero integrare l’assistenza militare già prevista dal nuovo accordo di sicurezza con una serie completa di garanzie di sicurezza. Questo stabilirebbe il tipo di supporto aggiuntivo che darebbero all’Ucraina in caso di differenti e plausibili escalation russe.
  • Sicurezza economica: L’UE dovrebbe continuare a fornire assistenza finanziaria per stabilizzare l’economia ucraina e porre le basi per il processo di ricostruzione. Tuttavia, nella prospettiva di lungo termine di integrazione in Europa, l’UE dovrebbe offrire all’Ucraina anche una partnership per l’allargamento. Questo aprirebbe a Kiev anche l’accesso al mercato europeo, permettendole potenzialmente di accedere ai fondi per la coesione e contribuendo a predisporre le condizioni affinché si prepari a diventare Stato membro nel lungo periodo.
  • Sicurezza energetica: Infine, l’UE e gli Stati membri dovrebbero utilizzare la membership ucraina in seno all’Unione energetica europea come base per assistere il Paese nel processo di integrazione delle infrastrutture energetiche ucraine con quelle dell’UE, e nel raggiungimento dei suoi obblighi climatici internazionali. Per facilitare l’impatto sociale della transizione energetica, l’UE dovrebbe inoltre fornire un “Just Transition Fund to Ukraine” sull’esempio di quello della politica di coesione europea.

Gli ucraini dovranno fare le loro scelte su come vogliono organizzare la resistenza all’invasione russa. A loro volta, gli europei devono decidere per loro stessi cosa possono offrire per sostenere gli sforzi dell’Ucraina, e a che condizioni. Gli europei non dovrebbero attendere una presa di leadership statunitense su queste problematiche – l’Ucraina è nel vicinato europeo, non in quello americano. Sono dunque gli europei a doversi prendere carico della responsabilità di sostenere l’Ucraina in questa guerra di lungo corso.

ECFR non assume posizioni collettive. Le pubblicazioni di ECFR rappresentano il punto di vista degli autori.