Global Gateway nel Mediterraneo: Perché l’UE deve puntare sul Vicinato meridionale (Riassunto)

Il Vicinato meridionale dovrebbe essere un obiettivo chiave per il programma infrastrutturale Global Gateway dell’UE

President of the European Commission Ursula von der Leyen talks to media at the end of the weekly EU Commission meeting, in the Berlaymont, the EU Commission headquarter on December 1, 2021 in Brussels, Belgium
La Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen parla con i media al termine della riunione settimanale della Commissione europea, nel Berlaymont, il 1° dicembre 2021, Bruxelles
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  • Il Vicinato meridionale e il Mediterraneo allargato dovrebbero costituire una priorità chiave all’interno dell’iniziativa infrastrutturale UE del Global Gateway. Tuttavia, ad oltre un anno dal lancio, l’UE ha indirizzato solo una quota ridotta dei propri investimenti verso l’area MENA
  • Gli obiettivi strategici dell’UE nel Mediterraneo includono prospettive di near-shoring per accorciare le catene del valore, incluse quelle delle forniture energetiche, il rafforzamento della connettività regionale, la decarbonizzazione delle economie partner, e la creazione di opportunità di lavoro
  • L’UE si trova in una posizione privilegiata, con la possibilità di offrire investimenti più appetibili nel quadro del Global Gateway rispetto ai propri competitors  – inclusa la Cina – grazie all’utilizzo di sovvenzioni anziché prestiti
  • Oltre a fornire risorse finanziarie, l’UE dovrebbe promuovere la crescita inclusiva, condividendo conoscenze tecniche e sostenendo la formazione e le competenze dei lavoratori nella regione MENA
  • Difendere le infrastrutture critiche nella regione sarà fondamentale. L’UE dovrebbe collaborare con i partner regionali per proteggere le infrastrutture realizzate nel quadro del Global Gateway

La crescente competizione globale, ormai estesa a tutti i domini geo-economici, dall’energia alle tecnologie, sta portando ad un ripensamento delle politiche economiche europee. Nel policy brief ECFR, Opening the Global Gateway: Why the EU should invest more in the southern neighbourhoodArturo Varvelli, Direttore dell’Ufficio di Roma e Senior Policy Fellow di ECFR, e Alberto Rizzi, Pan-European Fellow di ECFR, sottolineano la necessità di accorciare le catene del valore e consolidare l’autonomia strategica attraverso una rinnovata attenzione al Vicinato dell’UE.

Se lo spazio ad Est del blocco europeo, con la guerra in Ucraina senza prospettiva di risoluzione ed un distacco ormai irreversibile da Mosca, va considerato come chiuso, l’UE deve guardare a Sud. Il Mediterraneo è tornato di forte attualità con la ricerca di fornitori di gas alternativi a Mosca, ma l’azione europea deve spingersi oltre, con prospettive di nearshoring e di creazione di catene del valore per l’industria e le energie rinnovabili.

In questo quadro, il progetto europeo Global Gateway, presentato a dicembre 2021, rappresenta lo strumento più adeguato a convogliare investimenti europei – ma ad oggi il Mediterraneo non è stato ritenuto una destinazione prioritaria. Sfruttando il proprio vantaggio competitivo e i solidi rapporti commerciali, l’iniziativa europea di connettività può davvero portare ad uno sviluppo economico inclusivo della regione, rafforzando la cooperazione in chiave sostenibile. Un miglioramento delle interconnessioni richiede però anche la capacità di proteggere le infrastrutture critiche, condividendo le responsabilità con i partner dell’area.

Questo policy brief è stato reso possibile dal sostegno di Cassa Depositi e Prestiti all’Ufficio di Roma di ECFR.

ECFR non assume posizioni collettive. Le pubblicazioni di ECFR rappresentano il punto di vista degli autori.