Una controffensiva incerta: la campagna discontinua di Zelensky contro gli oligarchi ucraini
La campagna contro gli oligarchi ha rafforzato la tendenza di Zelensky a perseguire una governance di tipo informale. Questo, da un lato, gli ha permesso di agire in maniera più rapida, ma dall’altro vi è il rischio che l’influenza degli oligarchi riemerga.
- Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zalensky, ha “dichiarato guerra” agli oligarchi.
- Zelensky è mosso dalla preoccupazione per il calo dei consensi, dalle pressioni russe e dal forte desiderio di instaurare buone relazioni con l’amministrazione Biden.
- La controffensiva si è tradotta in azioni contro alcuni oligarchi ma è, nel complesso, ancora incompleta.
- Il governo deve ancora attuare riforme in diversi settori – specialmente in ambito giudiziario – e ha un rapporto intermittente con il Fondo Monetario Internazionale, a causa dell’insistenza di quest’ultimo circa le condizionalità dei prestiti elargiti.
- La campagna contro gli oligarchi sembra aver rafforzato la tendenza di Zelensky a perseguire una governance di tipo informale. Se questo, da un lato, gli ha permesso di agire in maniera più rapida, dall’altro vi è il rischio che l’influenza degli oligarchi riemerga, e che il risultato delle riforme possa essere ribaltato con facilità.
Il nuovo policy brief di ECFR, Faltering fightback: Zelensky’s piecemeal campaign against Ukraine’s oligarchs, scritto da Andrew Wilson, Senior Policy Fellow di ECFR, analizza l’ultima manovra di Kiev contro la propria classe oligarchica.
L’Ucraina del Presidente Zelenksy è un universo dove interessi e realtà differenti coesistono e si scontrano costantemente. La lotta contro gli oligarchi dichiarata da Zelensky è lontana dall’essere completa; tuttavia, se il Presidente riuscirà ad attuare le giuste riforme – qualunque sia la sua motivazione – l’influenza degli oligarchi diminuirà.
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