The power of control: Ecco come l’UE può dare forma alla nuova era delle restrizioni alle esportazioni strategiche (riassunto)

Nel contesto della competizione strategica tra Stati Uniti e Cina, l’UE deve sviluppare una nuova dottrina strategica in materia di tecnologia e aggiornare la sua politica di controllo delle esportazioni

NANJING, CHINA – MAY 15, 2023 – The Longtan Container Terminal of Nanjing Port works at night in Nanjing, Jiangsu province, China, May 15, 2023
NANJING, CINA – 15 MAGGIO 2023 – Il terminal container del porto di Nanjing, nella provincia cinese dello Jiangsu, attivo durante la notte
©
Testo integrale disponibile in
Riassunto disponibile in
  • Nella competizione strategica tra Stati Uniti e Cina, la tecnologia è sempre più un terreno di scontro.
  • Le tecnologie occidentali contribuiscono alla modernizzazione militare della Cina e allo sviluppo dei sistemi d’arma russi.
  • Nel limitare il commercio di tecnologie chiave con la Cina, gli Stati Uniti stanno spingendo gli Stati UE a fare lo stesso.
  • Per difendere al meglio i propri interessi, l’UE deve sviluppare politiche di sicurezza e sulla Cina più chiare, perseguendo anche un approccio di “derisking” delle relazioni con Pechino.
  • All’UE serve una nuova dottrina strategica in materia di tecnologia, nonché un aggiornamento della sua politica di controllo delle esportazioni.
  • Una posizione più coerente consentirà al contempo all’UE di agire laddove necessario, e di difendere sé stessa e i gli Stati membri da future pressioni da parte di Cina e Stati Uniti.

Secondo il report pubblicato oggi da ECFR in vista del vertice del G7 a Hiroshima, i crescenti rischi di coercizione economica e di possibili ritorsioni da parte della Cina rendono necessario un approccio dell’UE più coerente riguardo Pechino e la propria politica di sicurezza. Il policy brief  “The power of control: How the EU can shape the new era of strategic export restrictions” presenta il “derisking” delle relazioni con Pechino come componente cruciale di questo approccio.

I molteplici effetti della guerra ibrida della Russia contro l’Europa e la crescente competizione tecnologica tra Stati Uniti e Cina hanno trasformato i legami commerciali tecnologici globali. La risposta politica dell’UE a tale panorama commerciale e tecnologico in evoluzione sarà cruciale per il futuro della competitività, della resilienza e della sovranità europea.

Secondo Tobias Gehrke e Julian Ringhof, gli esperti di ECFR autori del report, l’UE dovrebbe adottare nuove strategie per proteggersi nel contesto della crescente competizione tecnologica tra Stati Uniti e Cina. Gehrke e Ringhof propongono di valutare le capacità tecnologiche strategiche dell’UE e le connessioni commerciali in campo tecnologico, in particolare quelle con la Cina. Inoltre, suggeriscono di rafforzare e armonizzare la politica di controllo delle esportazioni dell’UE, di rivedere gli esistenti regimi multilaterali di controllo delle esportazioni e di istituire nuovi meccanismi di emergenza. 

Queste misure sono essenziali per orientarsi in un contesto di concorrenza globale in continua evoluzione, e per comprendere l’importanza strategica della tecnologia.

Principali raccomandazioni: 

– Sviluppo di una dottrina tecnologica strategica europea: L’UE ha bisogno di un quadro strategico che definisca gli obiettivi, i mezzi e i rischi connessi all’uso di misure tecnologiche strategiche. Tale framework dovrebbe consentire il coordinamento tra gli Stati membri, permettere una valutazione congiunta dei rischi e delle conseguenze (comprese quelle collaterali) assistere i responsabili politici nel condurre analisi costi-benefici sulle misure strategiche.

– Miglioramento del quadro europeo di controllo delle esportazioni: Il contesto strategico è profondamente mutato rispetto al 2021, quando l’UE ha adottato il proprio regolamento sui prodotti a duplice uso. Nel valutare come migliorare gli strumenti a propria disposizione, l’UE ha a disposizione diverse opzioni percorribili.

–  Adozione di uno strumento di controllo tecnologico strategico: L’UE dovrebbe prendere in considerazione l’aggiunta di un nuovo strumento, che possa garantirle maggiore flessibilità nell’imporre controlli sulle esportazioni al di fuori delle armi convenzionali, delle armi di distruzione di massa e dei beni a duplice uso, consentendo al blocco europeo di di fronteggiare sfide essenziali e di sicurezza economica.

– Stesura di un accordo provvisorio di Wassenaar: Oltre a migliorare le proprie strutture e i propri strumenti, l’UE dovrebbe riesaminare l’attuale architettura economica e di sicurezza internazionale. Ciò include interrogarsi sull’adeguatezza degli attuali regimi multilaterali rispetto alla salvaguardia degli interessi europei.

– Creazione di un’alleanza di sicurezza economica: Al di là di un accordo provvisorio di Wassenaar e delle restrizioni sulle esportazioni, l’UE deve costruire nuove alleanze in materia di sicurezza economica in grado di affrontare efficacemente le questioni di controllo delle tecnologie strategiche (nonché questioni come la politica industriale strategica, la sicurezza della supply chains e la coercizione economica).

Adottando le proposte illustrate nel policy brief, l’UE sarebbe meglio attrezzata per difendere i propri interessi in questa nuova era geoeconomica. È nell’interesse dell’UE trovare un migliore equilibrio tra i vantaggi del commercio e dell’impegno tecnologico con la Cina e il rischio che tali relazioni commerciali possano alimentare dipendenze asimmetriche dalla Cina nel campo delle tecnologie critiche.

ECFR non assume posizioni collettive. Le pubblicazioni di ECFR rappresentano il punto di vista degli autori.