La politica delle sanzioni dell’Ue

Funzionano?

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Le sanzioni sono l'unico strumento coercitivo di cui dispone l’Unione Europea se escludiamo il ricorso alla guerra. Tuttavia, è incredibilmente difficile valutarne la reale efficacia.

Negli ultimi vent’anni l’Unione Europea ha usato le sanzioni contro 26 stati, dalla Corea del Nord agli Stati Uniti, contro paesi ospitanti organizzazioni terroristiche e contro individui. Le sanzioni sono state principalmente utilizzate in risposta a violazioni dei diritti umani, sovvertimento della democrazia, o per scoraggiare minacce alla sicurezza dell'Europa.

In “Shooting in the dark? EU sanctions policies”, Konstanty Gebert,Policy Fellow di ECFR, sostiene che l’Ue debba migliorare la capacità di controllo e di valutazione dell'attuazione e dell’impatto reale delle sanzioni.

Secondo l'autore:

·         L’Unione Europea deve essere realista, stabilendo obiettivi oggettivi e raggiungibili.

·         L’Unione Europea deve attenuare o sospendere l’utilizzo delle sanzioni come premio per l’accondiscendenza di alcuni interlocutori e partner.

·         L’Unione Europea deve dialogare con le popolazioni e le opposizioni dei paesi destinatari delle sanzioni.

Kostanty Gebert analizza nello specifico l’uso delle “sanzioni democratiche” contro Birmania e Bielorussia, e delle “sanzioni di sicurezza” contro la Libia e ritiene che ci sia poca consapevolezza su quale possa essere il reale impatto.

Secondo l’autore “usare sanzioni è come sparare nel buio: dobbiamo sapere come orientarci se vogliamo che le sanzioni siano uno strumento di politica estera efficace. Il fatto che non ci sia un meccanismo capace di misurarne l’efficenza costituisce un esempio di cecità volontaria da parte delle istituzioni europee”.


Alcuni dati utili:

·         Nel 2010 l’Unione Europea ha imposto sanzioni in 22 paesi; nel 2011 in 69.

·        Sebbene le sanzioni siano state recentemente concentrate contro un piccolo gruppo di paesi – tra cui Iran, Siria, Libia, e Birmania – il numero di paesi destinatari è salito da 16 nel 2002 a 28 nel 2011.

·         Il rapporto ECFR “European Foreign Policy Scorecard 2012” evidenzia come “i passi fatti dagli europei nel 2011 (sanzioni contro l’Iran) siano stati una sorprendente dimostrazione di impegno nei confronti del problema iraniano”.

ECFR non assume posizioni collettive. Le pubblicazioni di ECFR rappresentano il punto di vista degli autori.