Elezioni in Russia: inizia l’era post-Putin
All’indomani delle elezioni, Putin e l’élite russa cominceranno a pensare a come preservare l’eredità politica
È Putin l’emblema della grande potenza, non la Russia.
Sebbene Putin sia dato come vincitore, le imminenti elezioni russe inaugureranno l’era post-Putin. Lo sostengono Ivan Krastev e Gleb Pavlovsky, autori di The arrival of post-Putin Russia.
All’indomani delle elezioni, Putin, adesso all’ultimo mandato, e l’élite russa cominceranno a pensare a come preservare l’eredità politica, dando potere alla leadership fatta di fedelissimi di Putin.
La sfida consisterà nel costruire la propria constituency interna e dimostrare il proprio potere prima che Putin lasci la sua carica. Igor Sechin, il potente capo di Rosneft, ha già cercato di influenzare gli apparati intentando un processo a Alexei Ulyukaev a causa della sua opposizione all’acquisizione di Bashneft da parte di Rosneft. In maniera analoga, il leader ceceno Ramzan Kadyrov ha mobilizzato i mussulmani russi nel corso della protesta a Mosca contro le persecuzioni del Myanmar contro i Rohingya.
Il cambiamento di strategia politica del leader dell’opposizione Alexei Navalny è un’ulteriore dimostrazione dell’inizio di un’era post-Putin. Piuttosto che combattere la corruzione del regime, come fatto in passato con alcuni video su Vladimir Yakunin, Dmitry Medvedev e Sergei Prikhodko, Navalny sta ora lavorando per dimostrare come i papabili successori di Putin non siano candidabili alla guida del paese.
Malgrado gli sforzi di Navalny ed il peggioramento del livello di standard di vita, è improbabile che l’era post-Putin diventi anti-Putin. Manca una massa critica di cittadini che pretenda il cambiamento ed i giovani rappresentano la fetta della società maggiormente conservatrice e pro-Putin.
Molti analisti in Occidente non comprendono come per la maggior parte dei russi Putin non sia un semplice presidente ma il vero fondatore della Russia post-sovietica. Sin dall’annessione della Crimea nel 2014, i sondaggi hanno messo in evidenza come i russi guardino a Putin come ad una figura storica e non ad un semplice funzionario eletto.
Il suo successore dovrà dunque difendere l’eredità di Putin. A tal fine, Mosca non cambierà gli obiettivi di politica estera.
Tuttavia, senza Putin la Russia sarà un attore internazionale più debole.
ECFR non assume posizioni collettive. Le pubblicazioni di ECFR rappresentano il punto di vista degli autori.