L’Europa alla prova di un’era di guerre (riassunto)
Di fronte a guerre e crisi, l’UE non può più operare secondo l’assunto di vivere in tempi di pace. Ha bisogno di un piano di adattamento industriale e infrastrutturale più rapido
L’European Council on Foreign Relations (ECFR) ha pubblicato un nuovo policy brief per sollecitare l’Unione Europea ad adottare un European Defence Production Act (EDPA) per rispondere meglio alle crescenti minacce di guerra e crisi ibride. Questo permetterebbe all’Europa di agire rapidamente, mobilitare risorse in modo più veloce e garantire una risposta coordinata su tutto il continente.
Con le elezioni degli Stati Uniti a un giorno di distanza, il sostegno americano all’Europa potrebbe cambiare. Circondata da conflitti – dalla guerra in Ucraina alle crisi in Medio Oriente e all’instabilità nel Sahel – l’Europa si interfaccia a un panorama geopolitico sempre più teso, che rende l’autosufficienza più urgente che mai. Nel frattempo, minacce ibride come attacchi informatici e turbolenze economiche spostano i conflitti oltre i campi di battaglia convenzionali, e nuove minacce come pandemie ed emergenze climatiche pongono a stati e popolazioni sfide simili a quelle delle guerre.
Per rispondere a queste crisi, l’Europa deve urgentemente rafforzare i propri sistemi economici, istituzionali e infrastrutturali.
“Nel 2022, l’Europa è passata da gestire una pandemia a fronteggiare l’invasione russa dell’Ucraina, capendo di aver urgente bisogno di un più agile sistema di risposta alle crisi. Questi sono stati i campanelli d’allarme, ma molti problemi pregressi ancora persistono. L’Europa non può più permettersi di operare secondo l’assunto di vivere in tempi di pace”, afferma Nicu Popescu, Distinguished Policy Fellow di ECFR e co-autore del nuovo policy brief insieme a Laurence Boone, Membro del Consiglio ECFR.
Gli autori sottolineano come l’Europa ora si trovi in un'”era di guerre” e fanno appello a strumenti per consentire un’azione rapida e coordinata in tutti i settori.
I punti chiave emersi dallo studio sono:
- Minacce ibride: L’Europa affronta condizioni simili a quelle di una guerra, dovute all’invasione russa dell’Ucraina e altre minacce imminenti. Questo richiede un cambiamento verso strategie per industrie, infrastrutture e sistemi finanziari simili a quelle dei tempi di guerra.
- European Defence Production Act (EDPA): Ispirato al Defense Production Act degli Stati Uniti, l’EDPA fornirebbe un quadro giuridico per consentire all’Europa di rispondere più rapidamente a crisi militari e non, comprese carenze energetiche e attacchi informatici.
- Snellimento delle decisioni: L’attuale processo decisionale dell’UE è troppo lento per affrontare crisi in evoluzione. È essenziale semplificare le procedure a livello comunitario e nazionale.
- Infrastrutture critiche: L’Europa ha urgente bisogno di potenziare i sistemi di trasporto, energetici e informatici per resistere alle crisi, anche qualora tali miglioramenti non siano immediatamente vantaggiosi dal punto di vista economico. Ciò richiede nuove fonti di finanziamento e coordinamento politico.
- Collaborazione: Una cooperazione più stretta tra UE, NATO e istituzioni finanziarie come la BEI e la BERD è essenziale per affrontare le sfide attuali e future.
“Un European Defence Production Act (EDPA) è fondamentale affinché l’UE risponda a guerre e crisi sia al suo interno che con gli alleati come l’Ucraina, proteggendo il resto del continente dall’aggressione”, afferma Popescu.
Infine, aggiunge: “Stiamo affrontando minacce ibride, dove la distinzione tra tempo di pace e di guerra è sempre più sfumata. L’UE e i suoi partner sono stati lenti a riconoscere questo, ma l’Europa non può più permettersi di agire con la tranquillità dei “tempi di pace” – abbiamo bisogno di risposte più rapide e coordinate per affrontare queste sfide in modo efficace”, dice Popescu
ECFR non assume posizioni collettive. Le pubblicazioni di ECFR rappresentano il punto di vista degli autori.