La dottrina nucleare nordcoreana: chiara, coerente e credibile

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Le dichiarazioni ufficiali di Pyongyang dimostrano come sul nucleare la Corea del Nord sia concentrata su difesa e deterrenza e non su di un eventuale attacco. Di contro, sarebbe pronta per un attacco nucleare preventivo contro obiettivi militari e civili, qualora sospettasse di una minaccia concreta imminente.

A differenza di altri stati dotati di arsenale nucleare, la Corea del Nord non ha documenti ufficiali che illustrino al resto del mondo una propria dottrina nucleare. L’assenza di questi riferimenti induce molti analisti occidentali a ritenere che vi sia un’assenza di strategia di Pyongyang sulle condizioni di utilizzo dell’arsenale nucleare. Alcuni guardano addirittura alla Corea come ad un attore irrazionale.

Un nuovo rapporto dello European Council on Foreign Relations (ECFR) ritiene questa concezione un errore.

Un’analisi del materiale pubblicato dai media ufficiali del paese nei cinque anni di governo di Kim Jong Un rivela una strategia chiara e coerente, basata su una valutazione razionale dei costi-benefici.

Kim Jong Un ha manifestato chiaramente l’intenzione di formalizzare e rafforzare lo status nucleare della Corea del Nord, indicandolo come obiettivo nazionale non negoziabile. L’aumento di test nucleari e missilistici, nonché la diversificazione dell’arsenale nucleare, sono fonte di grande preoccupazione.

Tuttavia, nonostante questo approccio aggressivo alla costruzione dell’arsenale nucleare nazionale, fonti interne alla Corea del Nord indicano come il regime consideri l’arma nucleare principalmente come difensiva: non si fa menzione di un loro possibile utilizzo per costringere rivali e nemici a non sviluppare certe forme di armamenti.

L’uso del nucleare è previsto solo in caso di un attacco imminente alla Corea del Nord, specialmente in caso di un attacco finalizzato alla “decapitazione” della leadership. In questo caso, la Corea del Nord si dice pronta a lanciare un attacco preventivo. Se in qualche modo l’esistenza di un pensiero razionale e strategico di Pyongyang, nonché la sua posizione difensiva, sono rincuoranti, preoccupano diversi aspetti della dottrina nucleare nordcoreana, tra cui:  

  • Non distinguere tra subire un attacco nucleare ed uno convenzionale;
  • Non differenziare tra obiettivi militari e civili nei paesi nemici;
  • Non indicare le tappe di una possibile escalation dall’utilizzo di armi convenzionali contro obiettivi militari fino all’utilizzo di armi nucleari contro obiettivi civili; 
  • Mancare di qualsivoglia limite all’utilizzo delle armi nucleari o di una valutazione delle sue conseguenze.

In teoria, ogni attacco contro il paese potrebbe portare ad un’iniziativa nucleare nordcoreana contro obiettivi civili, da intendersi come un tentativo di rafforzare la deterrenza lasciando ogni opzione sul tavolo. Tuttavia, aumentano anche le possibilità di un errore catastrofico: in mancanza di intelligence affidabile, l’Armata del Popolo Coreano potrebbe facilmente trarre la conclusione che le operazioni americane lungo la penisola siano il primo passo verso una azione imminente, con conseguente attacco nucleare preventivo di Pyongyang.

Come sostiene l’autore del rapporto, Mathieu Duchâtel, “Considerata l’attenzione di Pyongyang per la prevenzione, l’Europa dovrebbe promuovere negoziati tra gli Stati Uniti e i paesi della regione volti ad una pianificazione d’emergenza, al fine di evitare incidenti che potrebbero portare ad una rapida escalation verso attacchi nucleari

ECFR non assume posizioni collettive. Le pubblicazioni di ECFR rappresentano il punto di vista degli autori.