Elezioni tedesche: cosa si aspetta l’Europa e cosa non farà la Germania

La Germania non sarà il vero leader dell’Europa

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Gli europei si aspettano molto dalla Germania post-elezioni e vorrebbero una Germania con una visione che vada oltre la mera gestione delle emergenze. Tuttavia ne rimarranno delusi.

Con i problemi interni, come la disparità di reddito ed il declino demografico, la Germania non ha l’ambizione politica di fornire una chiara leadership per l’Europa.

Nonostante il ruolo centrale di Berlino nella politica europea, vede se stessa come modello non come leader e preferisce un approccio alle riforme legalistico alla visione di lungo respiro.

Nel nuovo paper di ECFR -“The German election: what Europe expects – and what Germany will not do”- Ulrike Guérot sostiene che la Germania continuera’ a mantenere questa linea di  pragmatismo, nonostante molti leader europei vorrebbero che  Berlino guidasse l’Europa in tre aree principali:

Unione bancaria – che molti vedono come una priorità sia per risolvere i problemi  delle finanzie bancarie che come strumento per stabilizzare il progetto europeo. Ma gli ostacoli giuridici e politici in Germania difficilmente scompariranno con le elezioni a meno che pericolose instabilità di mercato non costringano Berlino ad agire.

Strategia di crescita – piuttosto che rispondere alle richieste di modificare la politica economica tedesca per stimolare l’intera economia europea, i tedeschi ritengono che il loro successo economico sia il modello da copiare: duro lavoro, austerità e riforme.

Politica estera europea – molti credono che l’Europa non possa avere un focus strategico senza la Germania, ma la Germania stessa non ha tale visione, preferendo lo strumento del commercio a quello della diplomazia.

Secondo Ulrike Guérot, “L’Europa vuole che Berlino metta i soldi dove sono i suoi interessi  ed emerga dalle elezioni con un’idea sul futuro dell’Europa. Ma la Germania vive in un mondo diverso rispetto agli altri membri dell’UE, con propri problemi e preoccupazioni. C’è un divario tra le aspettative europee di un ruolo più costruttivo della Germania e la capacità della Germania di soddisfare queste stesse aspettative”.

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