Un reset della politica estera cinese?

I fondamenti geopolitici della nuova politica economica espansiva della Cina

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Sulla spinta del progetto di una nuova Via della Seta, presentato per la prima volta nell'autunno del 2013, la Cina ha appena annunciato il lancio di una serie di iniziative economiche come la Banca Asiatica d'Investimento per le infrastrutture. Dietro nomi accattivanti, questi progetti mirano ad una vasta espansione verso i vicini asiatici.

Questo numero speciale delle China Analysisesamina i fondamenti geopolitici della nuova politica economica espansiva della Cina, per comprendere, attraverso le analisi di alcuni dei più noti esperti di relazioni internazionali della Cina, il cambiamento di politica estera che ha portato Xi Jinping a dare nuovamente priorità al vicinato cinese:

Il “secolo cinese” non è ancora arrivato, e la Cina non ha né la capacità né la volontà di competere per la leadership in un ordine internazionale ancora guidato dagli Stati Uniti. Pechino deve ancora affrontare alcuni problemi interni ed il controllo del territorio è tuttora limitato.

L’avanzata cinese è “inarrestabile”, ma non è né violenta né rappresenta un pericolo per la pace mondiale. Ad ogni modo, una Cina in crescita e Stati Uniti e Giappone in declino, sebbene destinati inevitabilmente a competere a causa di limiti strutturali, non si scontreranno.

Per questo, la Cina dovrebbe adottare un approccio a due livelli, stabilendo nuove relazioni in veste di grande potenza con i paesi sviluppati, inclusi Stati Uniti e Unione europea, e allo stesso tempo migliorare le relazioni con i paesi vicini e in via di sviluppo.

In generale, la Cina dovrebbe dare la priorità alle relazioni con i vicini, dato che mantenere una  periferia stabile e pacifica è un fattore chiave dell’ascesa sostenibile cinese. Per fare ciò, la Cina è disposta a condividere i benefici dello sviluppo economico attraverso la Via della Seta.

Secondo François Godement, Direttore del programma Asia&China di ECFR, “Questo cambiamento in politica estera è positivo; tuttavia, bisogna tenere a mente come Xi Jinping abbia la capacità di cambiare improvvisamente direzione e spingere gli altri a seguirlo: non esistono policy che non possano essere ribaltate, nel caso lo si consideri necessario.”

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