Qual è il pensiero dell’Ucraina?

Nel corso della crisi, confronto e sforzi diplomatici sono stati condotti senza un reale coinvolgimento ucraino

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Con l’annessione della Crimea e il conflitto nel Donbass è giunto il momento per l’Europa di capire come l’Ucraina guardi realmente al proprio futuro.
Nella nuova raccolta di saggi pubblicata da ECFR, “What does Ukraine think?”, gli autori (tutti ucraini) ritengono che confronto e sforzi diplomatici siano stati condotti senza un reale coinvolgimento ucraino.
Alcuni tra i maggiori esperti ucraini –  tra cui Serhiy Leshchenko, Anton Shekhovtsov e Andrey Kurkov – illustrano il proprio punto di vista e offrono una panoramica del dibattito nazionale sulle categorie e parametri di riferimento utilizzati dagli ucraini stessi.

La raccolta comprende quattro argomenti di analisi:

  • L’Ucraina in tempo di guerra e di rivoluzione
  • Situazione politica e la guerra ad est
  • Identità nazionale in trasformazione e dinamiche regionali
  • Difficoltà di attuazione delle riforme in una situazione di crisi.

Secondo Andrew Wilson, curatore della raccolta “Scrittori, intellettuali e politici ucraini discutono delle sfide della guerra con la Russia e del parallelo tentativo di salvare e riformare un’economia moribonda. In molti sperano in una nuova Ucraina che, paradossalmente e malgrado la pressione Russia, sia in grado di consolidarsi.  Escludendo, almeno per ora, la Crimea e metà della regione del Donbass, le altre regioni ucraine a est e a sud sostengono Kiev: paradossalmente, Putin sta agendo da nation-builder. Gli autori commentano la natura della sfida russa e della risposta occidentale, scrivono da regioni chiave dell’Ucraina, come Kharkiv e Dnipropetrovsk, per valutare quanto sia veramente unita la nuova Ucraina”.

 

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