La rivoluzione silenziosa dell’Europa

Più metodo intergovernativo, più differenziazione

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La crisi economica ha portato ad una rivoluzione silenziosa all'interno dell'Ue. l'approccio intergovernativo prevale oggi sull'unione politica e si basa ancora su forti interessi nazionali e una nuova dinamica di differenziazione – che sta avendo luogo per default, non per scopo politico – sta prendendo posto. E’ improbabile che la Gran Bretagna si riallinei all’UE ed è improbabile che la Polonia acceda all’euro zona presto.

Nel nuovo paper di ECFR “The EU’s silent revolution”, Piotr Buras, Direttore dell'ufficio di Varsavia di Ecfr, analizza i rischi di questa rivoluzione silenziosa dell’UE: 

·         l’approccio intergovernativo potrebbe indebolire le istituzioni dell’UE in quelle aree chiave come la politica economica e monetaria.

·         Nonostante gli sforzi di tenere l’UE unita,  la frattura tra l’euro zona e il resto degli stati membri rischia di diventare più profonda e difficilmente risanabile. 

·         Questa frattura sarà esacerbata da un’ulteriore integrazione all’interno dell’euro zona usando il metodo intergovernativo, che indebolirà le istituzioni e strutture dell’UE e porterà l’Europa a due o tre livelli diversi.

·         Questo inasprirà altri problemi già portati alla luce dalla crisi, come l’unità Europea e il deficit democratico.

“La rivoluzione silenziosa dell’intergovernamentalismo può risolvere alcuni problemi dell’UE, ma ne inasprirà altri e ne creerà di nuovi. Questo significa che dopo le elezioni tedesche il dibatitto sulla reivenzione istituzionale dell’Europa vedrà nuovamente sollevate quelle questioni già causate dalla crisi dell’euro – l’unità Europea e il deficit democratico”

Contatti

Piotr Buras:  [email protected] +48 506 475 471

Ufficio stampa: [email protected] +44 20 7227 6880

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