Lettonia e Lituania hanno annunciato l’aumento delle spese militari, allineandole ai requisiti della Nato: due per cento del PIL entro il 2020. All'inizio di aprile, la NATO ha assicurato il sostegno ai membri orientali. L'Alleanza non ha escluso la predisposizione di basi militari permanenti nei paesi baltici e sta valutando l'invio di nuove truppe lungo i confini orientali.Altri paesi occidentali confinanti con la Russia, ossia Finlandia e Svezia, hanno invece optato per un approccio più cauto. L’ingerenza russa in Ucraina ha certamente provocato preoccupazione, ma i due paesi non hanno adottato misure concrete per cambiarela propria strategia militare.
“Dimmi che Ucraina vedi e ti dirò chi sei. La crisi ucraina è una variante politica del test delle macchie di Rorschach, non solo per gli individui, ma anche per gli stati. I risultati non sono incoraggianti per l'Occidente.”
Se l’UE non riuscirà a gestire la sfida russa, verrà vista come un attore di politica estera fallito. Qualunque siano le crisi istituzionali ed economiche interne, gli stati membri devono capire che questa è una situazione critica e che serve una reazione appropriata. Non ci sono più scuse. L’Ucraina, un paese geograficamente molto vicino con una popolazione di 45 milioni di abitanti, sta lottando per sopravvivere come stato sovrano.
In seguito all’annessione russa della Crimea, tre altre regioni dell’Ucraina orientale (Kharkvic, Donetsk e Luhansk) hanno chiesto che l’11 Maggio venga indetto un referendum per la secessione dall’Ucraina. Queste quattro regioni rivestono un’importanza strategica per lo sviluppo economico del paese. Insieme, costituiscono un terzo dell’export totale e un quarto del PIL ucraino. L’attuale situazione politica ha sollevato seri dubbi sul futuro della questione energetica in Ucraina, che dipende dalla soluzione delle controversie sul gas tra Mosca e Kiev.
L’Europa può trarre due lezioni dalla politica “pan-asiatica” di Abbott. Può imparare a bilanciare le proprie relazioni con Cina e Giappone, in un contesto di non facili rapporti fra i due paesi e prendere nota del valore dell’Australia come partner strategico nella regione del Pacifico.
I recenti fatti in Ucraina e Crimea pongono diversi quesiti sul futuro di Kiev, i rapporti con l’Europa, il ruolo della Russia, le ripercussioni nella regione post-sovietica, la posizione degli Stati Uniti e le conseguenze della crisi su attori come la Cina, la Turchia e il mondo arabo.
Recent developments in Ukraine and Crimea lead to several questions on the future of Kiev, its relations with Europe, Russia’s role, the consequences on the post-soviet region, the US position and the reactions of some of most relevant international actors as China, Turkey and the Arab region.
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